Sunday, April 19, 2009

What a pity...

what a pity..one of the most beautiful old town I have ever visited, one of the most particular cuisine in Brasil, one of the most charismatic places possibly in the continent..Salvador de Bahia was the next stop, left the sporty and entartaining Rio, here I was, where the African origin is obvious and exuberant!
what a pity because the Pelourinho or the city centre or better the old part must be monitored by police all the time, where you have no freedom to walk around safely, where at 10 pm you would better return to your accomodation..also because it rained hard two days out of three..it´s also where you see young kids walking around wearing big black bags or even a girl running after a man, threatening him with a knife, in the main shopping street as I did!!
Salvador is famous in the country and possibly in the world for Capoeira (cultural expression through dance, fight, music brought up by the slaves) and the Bahian cousine..
I, in fact, tried the acarajé, I mean I had just asked what it was to the lady at the side of the road and she had already started to fill it with shrimps, salad and some brown mash potato like, aniway even if deep fried it was very nicely tasty (basically is a fried bean ball to fill!!)..
it´s also normal to be approached by young kids/guys begging (or pretending only) for some cash (5 R$ usually something like 1,8 Euro..) that would be the exact amount for a crack portion..

un peccato..una delle piú belle cittá vecchie che abbia mai visitato, una delle piú particolari cucine del Brasile, uno dei piú carismatici posti possibilmente nel continente...Salvador de Bahia era la fermata successiva, lasciata la sportiva e attiva Rio eccomi qui, dove le origini Africane sono ovvie e esuberanti!!
un peccato perché il Pelourinho o il centro o meglio la parte vecchia necessita sempre polizia a monitorare, e dove non sei libero di camminare tranquillo, dove dopo le 10 di sera é meglio che rimani nel tuo alloggio!!anche perché 2 giorni su 3 ha piovuto molto, ma anche un peccato perché puoi vedere in giro bambini che vestono solo una busta nera o magari, come é successo a me, una ragazza che inseguiva un uomo minacciandolo con un coltello nella strada di compre principale ..
Salvador é famosa nel paese e nel mondo possibilmente per la Capoeira (una espressione culturale attraverso ballo, lotta e musica sviluppato dagli schiavi) e la cucina Baiana..
ho, infatti, provato l´acarajé, anzi, io avevo solo chiesto cosa fosse alla ragazza che era al lato della strada e lei ha cominciato a riempirlo con gamberetti, insalata e una specie di puré di color marrone, comunque seppur estremamente fritto era piacevolmente molto saporito (fondamentalmente delle fritte polpette di fagioli ripiene).
é anche normale di essere avvicinati da bambini/ragazzini che mendono (o solo pretendono di farlo) per dei soldi (solitamente 5 R$, qualcosa come 1,8 Euro) che serve esatto per comprare una dose di crack..

1 comment:

No e Do Pelourinho said...

Riduzione degli ambulanti al Pelourinho

È stato durante il pranzo nel ristorante Coliseu, situato nel Terreiro de Jesus, insieme al vice-prefeito, Edvaldo Britto e segretario municipale dei Servizi Pubblici, Fábio Mota, che il prefeito di Salvador, capitale dello stato di Bahia, João Henrique, ha affermato che nella zona del Pelourinho esistono 165 venditori ambulanti, registrati nella Secretaria Municipal de Serviços Públicos (Sesp), ma solo 80 potranno rimanere nella zona. Già in precedenza era effettuata una energica sforbiciata, e dagli oltre 300 venditori ambulanti si era sceso agli attuali 165.

Pur essendo tutti regolarmente registrati, e doveroso ridurne il numero a 80, favorendo coloro che abitano nella stessa area del Pelourinho, come ha precisato il segretario municipale Fábio Mota.

Una delle lamentele più frequenti in relazione all'area, è lo spazio occupato dagli ambulanti che invadono i marciapiedi, assediando eccessivamente i visitatori. Il commercio ambulante del luogo, secondo il segretario, abbraccia sopratutto l'estetica (le pettinature africane), la vendita di berimbaus, souvenir turistici e la vendita di bibite.

Oltre alla riduzione degli ambulanti, nella zona, sono previste ulteriori migliorie, come l'illuminazione pubblica più efficiente, la sicurezza, con 100 uomini della Guardia Municipale, divisi in due turni e la pulizia degli spazi pubblici. Una Sub-Prefeitura è stata inaugurata nel Centro Storico, ma non è stato ancora assegnato il titolare, che sarà scelto collegialmente dal prefeito e dal consenso della comunità locale.

I commercianti della zona precisano che non in questo modo che si risolvono i problemi, parlando della sola rivitalizzazione del Pelourinho, poiché il problema è molto più ampio, e abbraccia i dintorni, come Taboão, 28 de Setembro, Rua das Flores tra gli altri, come afferma in ristoratore della zona.

Anche il presidente degli Olodum, João Jorge elogia l'iniziativa, ma spera che abbia un obbiettivo più vasto: “Spero che non sia solo un effetto delle dispute tra i governi, ma che sia qualcosa che realmente riporti il Pelourinho allo status che merita. Il Pelourinho non è solo palazzi storici, è il frutto di un patrimonio immateriale formatosi nel tempo, anche grazie a Olodum, Ilê Aiyê, che ha rappresentazioni anche in questo luogo, i Filhos de Gandhy, la Sociedade dos Desvalidos, la Didá e tante altre istituzioni”

Ovviamente, tra tante voci favorevoli, si levano anche le proteste, che pervengono da quei venditori che non abitando nella zona del Pelourinho vedono in pericolo il loro commercio, a favore dei residenti. Alcuni di questi, da 15 o 20 anni, giungono tutti i giorni, dai più svariati bairros della città, per vendere le loro mercanzie nel punto più trafficato da turisti. Pur riconoscendo che l'affollamento di venditori è controproducente, e stanca il turista, chiedono che anche i loro diritti vengano rispettati.
http://mondojean.blogspot.com/2009/08/riduzione-degli-ambulanti-al-pelourinho.html